La confraternita di Boulevard d'Enfer by Claude Izner

La confraternita di Boulevard d'Enfer by Claude Izner

autore:Claude Izner [Izner, Claude]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: 365
editore: Emmebooks
pubblicato: 2014-08-06T16:00:00+00:00


Évariste Voisin s'infilò nel suo abbeveratoio prediletto con l'euforia di uno scolaro che andasse a istruirsi all'aria aperta. Louis, l'oste dagli occhi porcini infossati sotto le sopracciglia e dalla carnagione arrossata, abbandonò il bancone per accoglierlo, segno di grande sorpresa. La maggior parte del tempo, montava la guardia presso il suo registratore di cassa, e i pochi ubriaconi che frequentavano il suo locale erano obbligati, quale che fosse il loro grado di ebbrezza, a trascinarsi al banco se ambivano a un sovrappiù di vinaccio. «Sei evaso dalla galera?» biascicò, infarinando di segatura il pavimento piastrellato, striato di tracce di unto.

«Sì, amico mio, sono esentato dal lavoro ingrato. Due monelle mi vengono a prendere verso le sette, nel frattempo cerco di diventare trasparente, perché c'è il rischio che la mia appetitosa virago pattugli la zona. Non avresti un angolino intimo in cui sorseggiare un mêlé-casse {37} e mangiucchiare un po' di pane bianco e un pezzo di formaggio? Ho le budella vuote, mia moglie mi nutre col contagocce!» Notò tre o quattro beoni infiacchiti davanti alle loro consumazioni e tirò su col naso, per il disgusto. «Si sono presi una vera sbronza, quelli! Io ci tengo a mantenere chiare le idee, la botta d'alcol sarà per più tardi!»

«Va' a nasconderti dietro il banco, c'è una porta che conduce a un ripostiglio dove sistemo i miei barili. Ti bagnerai il becco da solo, senza essere infastidito. Ti preparo qualcosa che ti accarezzi il palato».

Il bugigattolo puzzava di vino acido e di piscio di gatto in calore. Ma, seduto sulla sua botte al chiarore avaro di un finestrino a vasistas, Évariste non avrebbe ceduto il suo posto nemmeno al re di Prussia.

Quando Louis gli portò un piatto di salumi misti, la sua felicità fu assoluta. «Mettitelo nello stomaco, è di qualità superiore. Il pane l'ho cotto io stesso in un forno a legna, e per quanto riguarda il resto, zampetto di maiale, cervellata e salame, è mio fratello che se ne occupa nel suo salatoio. Ah! Ho aggiunto anche qualche fettina di salame di cavallo, non è bistecca di chamareuse {38}. Poi mi saprai dire».

Évariste fu colto da un attimo di apprensione. «Non ho molti quattrini in questo momento, e finché il giorno di paga non mi avrà riempito le saccocce...»

«Non ti preoccupare, la ditta fa credito ai vecchi clienti».

«Sei una brava persona, Louis, contraccambierò». Rimasto solo, Évariste mangiò tutto e con appetito, per poi fumarsi una sigaretta, che si gustò come un'estrema delizia. Ciondolava, tentato da una siesta. Con l'intento di premunirsi contro la sonnolenza, evocò ricordi piacevoli. Il primo a presentarsi fu una lontana giornata di primavera del 1874, nel corso della quale Émile Legris gli aveva esposto a grandi linee la dottrina di Fourier e gli aveva annunciato affascinanti prospettive future. Poi si rivide, l'estate precedente, sotto le fustaie della foresta di Montmorency, felicissimo di battere il bosco ceduo in cerca di una pietra precipitata dal firmamento, accanto ad altri membri di A Piè Zoppo. Quella caccia comune lo aveva



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